Un’azione concreta per mettere al centro le nuove generazioni
L’iniziativa rientra in un progetto più ampio e consolida la collaborazione tra Fondazione EOS, Francesca Frediani (Esperta di progetti dedicati alle povertà educative e all'inclusione) e Quattrox4 avviata a Palermo, dove è andato in scena ‘Traiettorie di Circo’, una sperimentazione nell’ambito del progetto ‘Traiettorie Urbane’ di Fondazione EOS. L’ideazione di progetti come questo rappresenta un’azione concreta che conferma l’urgenza di mettere al centro le nuove generazioni. Nell’ambito del progetto, EOS insieme a Francesca Frediani ha ideato e promosso una serie di laboratori scolastici rivolti a più di 300 ragazze e ragazzi delle scuole elementari e medie dei Municipi 2 e 9 di Milano, accompagnandoli in un percorso di espressione e creatività che parte dalla lettura delle Città Invisibili per arrivare alla costruzione di una città immaginaria – personale, sognata, desiderata. In particolare, sono stati coinvolti nei laboratori 200 bambine e bambini delle scuole elementari, con il supporto di ABCittà, e 120 studenti delle scuole medie con l’esperta di avvicinamento alla lettura per ragazze e ragazze vulnerabili.
“Per Fondazione EOS attivare percorsi come questo significa costruire spazi sicuri di ascolto, espressione e crescita per i più giovani, in un momento storico in cui molte ragazze e ragazzi rischiano di sentirsi ai margini, inascoltati dagli adulti. Attraverso Le città invisibili di Calvino, vogliamo aiutare ragazzi e ragazze a costruire la loro città possibile e una comunità più consapevole, più accogliente e più attenta.”
Francesca Magliulo - Direttrice Fondazione EOS Edison Orizzonte Sociale

Scrittura, disegno e voce per raccontare la città ideale
Partendo dalla lettura di Calvino, i laboratori hanno l’obiettivo di creare uno spazio sicuro in cui sentirsi liberi di raccontare la propria città invisibile e, all’interno di essa, i propri sogni, desideri e paure. I laboratori sono un luogo di ascolto e uno spazio aperto alla possibilità di immaginare, e hanno come obiettivo quello di fare in modo che la voce delle ragazze e dei ragazzi meno ascoltati possa essere condivisa con la comunità, perché le future progettualità sulla città tengano conto anche delle loro voci. Per questo le creazioni dei ragazzi – testi, disegni e registrazioni delle loro voci – sono diventati parte integrante dello spettacolo Bauci attraverso un’installazione immersiva che mette in scena i loro immaginari, rendendoli protagonisti di un evento culturale pensato per mettere al centro la loro creatività e la loro visione.
Greco si trasforma con Bauci e Calvino
Il quartiere Greco è il centro culturale del progetto e rappresenta un territorio in trasformazione, dove convivono fragilità e potenzialità: uno spazio urbano fuori dal centro che, come le città di Calvino, si interroga sul proprio futuro. Bauci – Circo delle Città Invisibili, con la regia di Clara Storti, mette in scena quattro città tratte dal celebre romanzo di Calvino, ciascuna raccontata attraverso una disciplina circense (acrodanza, giocoleria, mano a mano, scala di equilibrio). Lo spettacolo, già applaudito al Romaeuropa Festival, alterna momenti di visione a momenti di coinvolgimento diretto del giovane pubblico.

Un percorso di scoperta delle città invisibili
Uno spettacolo partecipativo, un laboratorio di visioni, un libro che fa spazio all'immaginazione e ai desideri di ragazzi e ragazze. Bauci – Circo delle città invisibili, ha animato il quartiere Greco di Milano con performance di circo contemporaneo, installazioni immersive e una comunità giovane protagonista.