Fondazione Eos promuove laboratori scolastici per reinventare la città: vanno in scena "Le Città Invisibili" dei ragazzi
A partire dalla lettura dell’opera di Calvino, oltre 300 studenti di alcune scuole elementari e medie dei Municipi 2 e 9 di Milano hanno rappresentato i loro desideri di comunità con disegni, scrittura e voce, con cui hanno preso attivamente parte allo spettacolo di circo contemporaneo della compagnia Quattrox4: un progetto di inclusione che trasforma desideri e paure in visioni collettive condivise.
Milano, 13 maggio 2025 – Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale sceglie di essere al fianco di Fuori Asse Kids, il nuovo progetto della compagnia Quattrox4 dedicato all’infanzia e alle famiglie, che da maggio anima il quartiere Greco di Milano con BAUCI – Circo delle Città Invisibili, uno spettacolo partecipativo di circo contemporaneo ispirato all’opera di Italo Calvino.
L’iniziativa rientra in un progetto più ampio e consolida la collaborazione tra Fondazione EOS e Quattrox4 avviata a Palermo, dove è andato in scena ‘Traiettorie di Circo’, una sperimentazione nell’ambito del progetto ‘Traiettorie Urbane’ di Fondazione EOS. Lo scorso ottobre nel capoluogo siciliano lo spettacolo di circo partecipativo è stato l’evento conclusivo di un percorso che ha coinvolto i giovani abitanti dei quartieri Danisinni e Noce in laboratori in cui, partendo dalla lettura dell’opera di Calvino, hanno rappresentato la loro idea di città, partecipando poi attivamente allo spettacolo. Il progetto è realizzato in partnership con ABCittà e cofinanziato da Fondazione Cariplo e Comune di Milano.
L’ideazione di progetti come questo rappresenta un’azione concreta che conferma l’urgenza di mettere al centro le nuove generazioni. Nell’ambito del progetto, EOS ha ideato e promosso una serie di laboratori scolastici rivolti a più di 300 ragazze e ragazzi delle scuole elementari e medie dei Municipi 2 e 9, accompagnandoli in un percorso di espressione e creatività che parte dalla lettura delle Città Invisibili per arrivare alla costruzione di una città immaginaria – personale, sognata, desiderata. In particolare, sono stati coinvolti nei laboratori 200 bambine e bambini delle scuole elementari, con il supporto di ABCittà, e 120 studenti delle scuole medie con l’esperta di avvicinamento alla lettura per ragazze e ragazze vulnerabili, Francesca Frediani.
I laboratori accompagnano i giovani partecipanti a esprimersi attraverso scrittura, disegno e voce per raccontare la loro idea di città: non quella in cui vivono, ma quella che desiderano. Partendo dalla lettura di Calvino, i laboratori hanno l’obiettivo di creare, attraverso la lettura, uno spazio sicuro in cui sentirsi liberi di raccontare la propria città invisibile e, all’interno di essa, i propri sogni, i propri desideri, le proprie paure. I laboratori, dunque, sono innanzitutto un luogo di ascolto e uno spazio aperto alla possibilità di immaginare, e hanno come obiettivo quello di fare in modo che la voce delle ragazze e dei ragazzi meno ascoltati possa essere condivisa con la comunità, perché le future progettualità sulla città tengano conto anche delle loro voci.
Per questo le creazioni dei ragazzi – testi, disegni e registrazioni delle loro voci – diventeranno parte integrante dello spettacolo BAUCI, in due repliche speciali (il 13 e il 28 maggio) attraverso un’installazione immersiva che porterà in scena i loro immaginari, rendendoli protagonisti di un evento culturale pensato per mettere al centro la loro creatività e la loro visione del luogo in cui vivono o in cui vorrebbero vivere.
“Per Fondazione EOS attivare percorsi come questo significa costruire spazi sicuri di ascolto, espressione e crescita per i più giovani, in un momento storico in cui molte ragazze e ragazzi rischiano di sentirsi ai margini, inascoltati dagli adulti. I laboratori scolastici che abbiamo attivato Nel Municipio 9 non sono solo attività culturali, ma inviti a prendere parola, a immaginare, a condividere. Lo spettacolo di circo partecipativo in cui verranno rappresentati i sogni dei giovani è la prova concreta di quanto sia potente il loro sguardo e un invito agli adulti a mettersi in ascolto. Attraverso Le città invisibili di Calvino vogliamo aiutare i ragazzi e ragazze a costruire la loro città possibile e insieme a loro vogliamo provare a costruire una comunità più consapevole, più accogliente e più attenta”, ha dichiarato Francesca Magliulo, Direttrice Fondazione EOS Edison Orizzonte Sociale.
Il quartiere Greco è il centro culturale del progetto e rappresenta un territorio in trasformazione, dove convivono fragilità e potenzialità: uno spazio urbano fuori dal centro che, come le città di Calvino, si interroga sul proprio futuro. Un’area già interessata dall’impegno della Fondazione EOS, che nel distretto Bicocca promuove progetti che valorizzano la partecipazione giovanile e la rigenerazione urbana attraverso la cultura. Tra le iniziative di rilievo, la Fondazione EOS è attivamente coinvolta nella riqualificazione dell'area dell'Ex Manifattura Tabacchi, trasformandola in un polo culturale e formativo dedicato ai giovani, in collaborazione con istituzioni locali e realtà del terzo settore.
Fuori Asse Kids è un’iniziativa di Quattrox4, compagnia milanese che da anni promuove il circo contemporaneo come linguaggio artistico capace di attraversare i territori urbani e generare partecipazione. BAUCI – Circo delle Città Invisibili, con la regia di Clara Storti, mette in scena quattro città tratte dal celebre romanzo di Calvino, ciascuna raccontata attraverso una disciplina circense (acrodanza, giocoleria, mano a mano, scala di equilibrio). Lo spettacolo, già applaudito al Romaeuropa Festival, alterna momenti di visione a momenti di coinvolgimento diretto del giovane pubblico.
Dal 10 maggio al 2 giugno, BAUCI sarà in scena a Milano con 20 repliche all’interno del BiG – Borgo intergenerazionale Greco, tra matinée per le scuole e appuntamenti aperti al pubblico nei fine settimana. Il progetto, realizzato in collaborazione con ABCittà e con il sostegno del Comune di Milano e di Fondazione Cariplo, si chiuderà il 2 giugno con una grande festa aperta alla cittadinanza, in cui sarà svelata una nuova “città di tutte le persone”: una narrazione collettiva nata dai laboratori, dallo spettacolo e dall’ascolto delle nuove generazioni
Scarica il documento ( 232.81 KB )